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Cominciamo a metterci un pò comodi – o scomodi, ma consci – con quello che è stato.
Nelle ultime settimane ho provato a stimolare la tua curiosità nei tuoi confronti, perché TU SEI, non semplicemente passi.
Esserci oggi significa non essere solo in funzione di domani o di ieri. Significa essere oggi, sapendo che domani sarà, che ieri è stato e che, soprattutto, a decidere quello che sarà sono le decisioni di oggi non il passato.
Purtroppo spesso oggi non siamo e non ci siamo a causa del già trascorso. Un trascorso che abbiamo magari accolto razionalmente, senza però esserci dati il permesso di portare più giù. Senza esserci dati l’opportunità di sentire. Per l’ennesima volta.
Che piaccia o no, quello che è stato, così è e rimane. Non puoi farci nulla. Se non provare a farci pace, per stare bene oggi anche se ieri non stavi bene. Sentendo in pienezza, non soltanto ragionandoci un pò su.
Qualcuno/qualcosa si è allontanato; abbiamo allontanato: continua a esistere, lontano da noi.
Qualcuno/qualcosa è venuto a mancare: non esiste più, o esiste in altra forma, in altro mondo.
Qualcuno/qualcosa non è mai stato: e la mancanza segna, eccome se segna.
Accettare l’assenza è condizione della nostra presenza. Presente.
Iniziamo a metterci il naso. Gli occhi, il cuore. Noi stessi.
Spesso sognare è molto più facile che stare svegli e sobri, con la vispa memoria a farci compagnia… (parafrasi, tsitp2)